Pittore di figuraLa collezione del Museo di Villa dei Cedri di Bellinzona è prevalentemente costituita da opere di artisti del XIX secolo, come Pietro Chiesa, Adolfo Feragutti Visconti, Filippo Franzoni, Vittore Grubicy, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Luigi Rossi, Giovanni Segantini, Vincenzo Vela e Cesare Tallone. Negli oltre vent'anni della sua storia, il museo ha proposto mostre dedicate ad alcune figure di spicco della cultura figurativa tra Ottocento e Novecento, come Luigi Rossi (1985), Filippo Franzoni (1990), Adolfo Feragutti Visconti (1991) ed Edoardo Berta (1997).Appare allora chiara la scelta di dedicare la principale mostra del 2008 a Cesare Tallone, pittore assai noto nella seconda metà dell'800, ma oggi confinato ai margini di una storia dell'arte che pure per lungo tempo lo ha considerato fra i più significativi esponenti di un'epoca. Il Museo, fra l'altro, nel 1989 aveva proposto un omaggio all'opera del figlio Guido.Dobbiamo risalire di oltre cinquant'anni, al 1953, per ritrovare una mostra monografica importante che faceva seguito a quella tenutasi nel lontano 1921 a due anni dalla sua morte. Certo le sue opere sono comparse in numerose mostre collettive sulla pittura dell'Ottocento, in particolare a Milano e a Bergamo, le due città nelle quali il pittore visse a lungo insegnando all'Accademia di Brera e all'Accademia Carrara: a Milano nel 1988 la mostra Il secondo ottocento italiano, le poetiche del vero e nel 1994 Pittura lombarda del secondo '800, lo sguardo sulla realtà, mentre a Bergamo tra il 1995 e il 1996 sono state allestite due mostre che presentavano opere di Tallone, quella per il Centenario del circolo artistico e quella sui 200 anni dell'Accademia Carrara. L'unica mostra monografica che è stata realizzata recentemente è quella svoltasi a Lovere sul lago d'Iseo, dedicata soprattutto a quadri di paesaggio.Ed è proprio quale figura di insegnante eccellente - fra gli allievi ricordiamo Giuseppe Pellizza da Volpedo e Carlo Carrà - che l'artista viene più spesso ricordato, dimenticando invece la sua apprezzata attività come ritrattista.La mostra di Villa dei Cedri, prevede l'esposizione delle opere più significative del pittore, che illustrino lo svolgersi della sua carriera di maestro e di artista, con uno speciale riguardo alla produzione del ritratto, senza tralasciare i soggetti di genere ed il paesaggio, attraverso un confronto con opere di artisti a lui contemporanei come Giovanni Boldini, Antonio Mancini, Luigi Rossi, Adolfo Feragutti Visconti. Significativa è anche la presenza di opere di suoi allievi come Pellizza da Volpedo, di cui il museo possiede un quadro realizzato nel periodo in cui il pittore seguiva le lezioni di Tallone all'Accademia Carrara.Uno spazio sarà dedicato anche ad alcuni paesaggi e ritratti del figlio, Guido Tallone.A cura di Cristina Palma e Matteo BianchiComunicato stampa, marzo 2008
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